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Atene, 1866: scandalo al sole della Grecia. Emmanuíl Roidis, penna elegante e impareggiabile, pubblica finalmente, dopo molti anni di studi e ricerche d'archivio, il suo romanzo più celebre, "narrazione sobria e veritiera" delle straordinarie vicende della papessa Giovanna. Il romanzo viene subito scomunicato dalla Chiesa ortodossa di Grecia, ma l'anatema contribuirà ad accrescere il grande successo dell'opera di Roidis. Alla metà del Nono secolo, una donna travestita da frate sale sul soglio di Pietro: giunge a Roma dopo anni trascorsi assieme al suo giovane amante nei conventi della Germania, della Provenza e della Grecia. Fin qui la leggenda. L'ingegno e l'erudizione mordace di Roidis traggono dalla vicenda uno straordinario affresco dei secoli bui, in cui coniuga un'accurata documentazione storica con una verve narrativa che ricorda Byron e Voltaire.